Saluto del Dirigente Scolastico

Cari Studenti, Docenti, Genitori e Personale,

il primo Settembre 2015 ho assunto la dirigenza di questo Liceo ricevendone il testimone dalla collega Giulietta Breccia, cui porgo un sentito ringraziamento per tutto ciò che di importante ha saputo promuovere e realizzare negli anni della Sua titolarità e che ora è rimesso alla mia responsabilità. Desidero altresì ringraziare i Sigg. Docenti, il Personale, gli Studenti e i Genitori per la cordiale accoglienza che mi hanno riservato sin dai primi giorni di attività.

È doveroso, ma anche semplicemente corretto, che Vi si consenta di sapere con chi, di qui in avanti, dovrete necessariamente relazionarVi; in altre parole, ho l’obbligo di presentarmi. Tuttavia, poiché il mio curricolo sarà postato nel sito web istituzionale, e dunque chiunque vorrà prenderne visione potrà farlo, mi limito qui a una sintetica notazione.

La mia esperienza professionale si è misurata con l’attività di docenza, ricerca, formazione in tutti i segmenti di scolarità e nel ruolo unico della dirigenza scolastica,  per accedere alla quale si è rivelata determinante la mia conoscenza  dell’Organizzazione della Scuola e dei processi formativi, acquisita con un Master presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Bologna, diretto dal compianto Prof. Piero Romei, con il quale ho vissuto una preziosa collaborazione.

L’esperienza insegna che meriti (o demeriti) pregressi non garantiscono (o pregiudicano) la bontà e l’efficacia degli atti futuri, giacché le competenze  acquisite debbono comunque mettersi alla prova dei nuovi contesti in cui le si sollecita. Con questa consapevolezza e considerata la complessità di questo Liceo nella sua forma attuale, mi pongo come primo obiettivo la sicura conoscenza della sua strutturazione, dell’organizzazione amministrativa e didattica che ne palesa la qualità distintiva, delle criticità – ove presenti e irrisolte – che possano ostacolarne la piena operatività.

Intanto però non mi sottraggo al dovere di esporre, sia pure in questa sede per sommi capi,  le linee guida cui intendo attenermi nell’esercizio della mia funzione.

Tra i molti compiti che la Legge assegna al Dirigente Scolastico, ho sempre considerato fondamentale quello di promuovere i diritti costituzionalmente tutelati, che vengono non a caso enunciati in questo ordine:

  1. il diritto all’apprendimento degli studenti;
  2. la libertà d’insegnamento dei docenti;
  3. la libertà di scelta educativa da parte delle Famiglie.

L’interconnessione tra i primi due non ha bisogno di dimostrazione: la libertà di insegnamento è condizione necessaria perché si promuova vero apprendimento (in tempi e luoghi ove quella era/è negata, si aveva e si ha indottrinamento di Stato). Tuttavia come ogni atto libero, anche e specialmente quello dell’insegnamento deve misurarsi con la libertà altrui, più precisamente con i diritti di chi ad esso insegnamento si affida. È mio intendimento, nel rispetto e con il supporto delle competenze degli organi collegiali,  mobilitare tutte le risorse della Scuola (umane in primo luogo, culturali, organizzative, strumentali, amministrative e contabili, negoziali) affinché l’interazione apprendimento/insegnamento non debba cimentarsi con altro che con le proprie dinamiche e possa esitare a livelli di eccellenza.

Importanti, al fine sopraddetto, sono la capacità e la determinazione della Scuola a bene intendere e sapientemente utilizzare le opportunità offerte dall’autonomia gestionale e didattica. Ancor oggi, per le abitudini contratte nella secolare dipendenza da un centro decisionale, la Scuola sembra talora preferire la tranquillità di un agire eterodiretto al rischio di un’autonoma progettualità innovativa. Credo invece  che una Scuola come la nostra, forte del suo straordinario  assetto culturale, abbia le carte in regola per tracciare un proprio percorso di ricerca, sperimentazione e validazione di nuovi approcci alla contemporaneità. Docenti, Studenti e Genitori mi troveranno sempre attenta ad ogni proposta che, in quella prospettiva, riveli coerenza progettuale e produca valore aggiunto all’offerta formativa.

È opinione diffusa, tra i non addetti al lavoro, che il Liceo  sia “geneticamente” impermeabile alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione; opinione che alcuni esprimono con franco compiacimento, altri con rassegnato sconforto. Il pregiudizio a monte è che, forte del suo ancoraggio alla civiltà classica e alla tradizione umanistica, il Liceo comprenda (o presuma di  comprendere) il mondo senza lasciarsi irretire nel groviglio multiforme della sua complessità e dei suoi linguaggi. Come ogni pregiudizio, anche questo è frutto di ignoranza o di consapevole falsificazione della realtà, giacché chiunque abbia seria cognizione della classicità e dell’umanesimo che in essa affonda le radici, sa che l’una e l’altro ci hanno insegnato a “leggere nel libro del mondo”, dunque ad abitare la contemporaneità usandone gli specifici alfabeti. Non per subirla: per indagarne il senso e farsene cittadino consapevole, attivo, libero.

A tal fine io ritengo necessario che le tecnologie sopraddette, il cui linguaggio è ormai pervasivo a livello globale, debbano sempre più caratterizzare, qualificandolo, l’insieme delle risorse materiali della Scuola. In primo luogo, perché esse sono “strumentali al miglioramento del lavoro in classe e come supporto allo studio, alla verifica, alla ricerca, al recupero e agli approfondimenti personali degli studenti”; poi perché contribuiscono in modo decisivo allo snellimento e all’efficienza dell’apparato amministrativo, burocratico, informativo.

Mi impegno a promuovere in tutte le sedi collegiali programmi di arricchimento delle dotazioni esistenti, sia sul versante didattico che su quello gestionale.

La mia formazione professionale e le esperienze che ne sono sin qui seguite, hanno progressivamente fortificato la mia convinzione che la buona Scuola (absit iniuria verbis!) è quella in cui davvero si crede alla collegialità e alla corresponsabilità e davvero le si pratica. Intendo collegialità come confronto e infine condivisione di valori e obiettivi; corresponsabilità come determinazione personale a perseguirli coerentemente nel lavoro quotidiano. Mi adopererò con determinazione perché questa condizione – che suppongo già ben collaudata  – persista e si rafforzi.

A tutti Voi desidero infine garantire che la mia gestione sarà improntata alla massima trasparenza, al rispetto delle regole, alla correttezza delle procedure; un’informazione dettagliata e sollecita Vi consentirà di verificare in ogni momento la coerenza tra proposito e fatto.

 Tutto ciò premesso, e sperando di non averVi tediato ben oltre la Vostra soglia di sopportazione, porgo un cordialissimo augurio di buon anno scolastico:

– a Voi Studenti, innanzi tutto; a quelli di Voi che intraprendono oggi un esaltante percorso di crescita culturale (forse anche un po’ faticoso, ma quale mai traguardo si raggiunge senza un po’ di fatica?); a quelli che il percorso l’hanno già intrapreso e  di anno in anno vedono allargarsi il loro orizzonte cognitivo ed emozionale; a quelli, infine, cui manca un ultimo generoso sforzo per conquistare la vetta. Sappiate che la porta del mio ufficio sarà per Voi  sempre aperta, e non solo in senso metaforico.

– a Voi Sigg. Docenti, il cui grande valore professionale non conosco ancora direttamente ma sento essere generalmente riconosciuto ed apprezzato. Sarà per me un piacere, oltre che un onore, condividere con Voi la guida di questa Scuola, ben sapendo che di essa costituite il vero punto di forza.

– a Voi, Sigg. Genitori, che esercitando un diritto costituzionalmente tutelato avete scelto per i Vostri figli questo percorso di studi. Lo statuto della Scuola prevede la Vostra presenza attiva e collaborativa nelle sedi collegiali in cui si dibattono le problematiche didattiche, gestionali e amministrative che senza il Vostro apporto di idee mancherebbero del punto di vista dell’utenza e, più in generale, dell’ambiente culturale in cui la Scuola opera. Sono certa che saprete seguire con grande attenzione e valutare con obiettività il vissuto scolastico dei Vostri figli, prestando per altro alla Scuola il supporto delle Vostre competenze.

– a Voi, Sigg. componenti del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario. Insieme a Voi, contando sulle Vostre competenze specifiche e sulle Vostre abilità, intendo svolgere le funzioni che propriamente attengono alla esecutività gestionale delle risorse e dei servizi. Vi chiedo dunque di prestarmi una qualificata collaborazione, assicurando da parte mia grande attenzione e partecipazione al Vostro lavoro.

Buon anno scolastico                       LA DIRIGENTE Anna Maria Alegi