Carlo Rinaldini

Nacqui in una nobile anconitana con radici a Siena e mi formai all’Università di Bologna. Fui al servizio di Sua Santità Urbano VIII ed ebbi la supervisione delle fortezze di Ferrara, Bondeno e Comacchio.
All’Università di Pisa fui rettore nel 1644, professore di matematica dal 1649 al 1666. Fui amico di Galilei e di Borelli e in rapporti meno buoni con Francesco Redi ed Evangelista Torricelli.
A Padova tenni la cattedra di Filosofia e pubblicai “Philosophia rationalis, atque entità naturalis”.
Fui maestro di Elena Cornaro Piscopia. Con padre Felice Rotondi andavamo a Venezia a farle lezione, perché non era conveniente, allora, che una donna, ancorché nobile e colta, frequentasse le stesse aule degli studenti uomini. Fui io a chiedere che Elena Lucrezia potesse infrangere la tradizione e laurearsi, prima donna al mondo, in Filosofia. Fu un evento storico, era il 25 giugno 1678.
Le mie scoperte sulla riproduzione degli insetti sono studiate ancora oggi dagli entomologi, ma è una scala termometrica, che utilizza come riferimenti fissi il punto di congelamento dell’acqua e quello di ebollizione all’ordinaria pressione atmosferica, il mio lascito più importante.

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