LETTERA AI MATURANDI 2025

Lettera del Dirigente scolastico ai maturandi del 2025

Carissime ragazze, carissimi ragazzi, si chiude un quinquennio per Voi iniziato in pieno Covid, quando Vi chiedemmo di rinchiudere le Vostre giovanissime sboccianti esistenze al riparo dal Male.
Avete fatto esperienza di privazione, di sacrificio, di limitazioni, ma ne siete usciti, più forti e consapevoli che la Scuola, quale microcosmo della Società, abbia costituito per Voi una importantissima palestra ove avete esercitato ogni tipo di muscolo.
Avete sorriso, avete pianto, avete provato emozioni che solo a Scuola possono provarsi, solo in quel particolarissimo microcosmo intellettuale ed emotivo ove si è formato per cinque anni il Vostro essere e ove avete sperimentato le Vostre relazioni.

Ora siete, da domani, a dimostrare chi siete e cosa volete essere, a sfidare innanzitutto Voi stessi e le Vostre peculiari capacità.
State dentro la sfida, siateci, fate in modo d’essere orgogliosi di Voi stessi.

Attraversate ogni sorta di emozione, sfidate i Vostri talenti, anche quelli che, seppure ancor timidi, aspettano di essere accesi.

Non temete di essere giudicati, impegnateVi perché quel giudizio Vi descriva, Vi illumini, Vi dia senso. Il senso che ogni esistenza merita, il senso che ogni storia racconta.

E domani, carissime ragazze e carissimi ragazzi, starete come vigili sentinelle a scrivere una delle pagine più belle della Vostre Storia.
Che l’Esame di Stato sia per Voi tutti l’inizio del Tutto.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Angelica Baione

 

Io mi ricordo quattro ragazzi con la chitarra
E un pianoforte sulla spalla
Come i pini di Roma la vita non li spezza
Questa notte è ancora nostra
Ma come fanno le segretarie con gli occhiali a farsi sposare dagli avvocati?
Le bombe delle sei non fanno male
È solo il giorno che muore
È solo il giorno che muore
Gli esami sono vicini e tu sei troppo lontana dalla mia stanza
Tuo padre sembra Dante e tuo fratello Ariosto
Stasera al solito posto, la luna sembra strana
Sarà che non ti vedo
Da una settimana
Maturità, t’avessi preso prima, le mie mani sul tuo seno
È fitto il tuo mistero
E il tuo peccato è originale come i tuoi calzoni americani
Non fermare, prego, le mie mani
Sulle tue cosce tese, chiuse come le chiese
Quando ti vuoi confessare
Notte prima degli esami, notte di polizia
Certo qualcuno te lo sei portato via
Notte di mamme e di papà col biberon in mano
Notte di nonne alla finestra, ma questa notte è ancora nostra
Notte di giovani attori, di pizze fredde e di calzoni
Notte di sogni, di coppe e di campioni
Notte di lacrime e preghiere
La matematica non sarà mai il mio mestiere
E gli aerei volano alto tra New York e Mosca
Ma questa notte è ancora nostra
Claudia, non tremare, non ti posso far male
Se l’amore è amore
Si accendono le luci qui sul palco
Ma quanti amici ho intorno che viene voglia di cantare
Forse cambiati, certo un po’ diversi
Ma con la voglia ancora di cambiare
Se l’amore è amore, se l’amore è amore, se l’amore è amore
Se l’amore è amore, se l’amore è amore
TUTTI L’ ABBIAMO CANTATA!!!!

Documenti

Scarica la nostra app ufficiale su: